Di ardenti attese

Martedì 11 dicembre 2018

"L’attesa è una catena che unisce tutti i nostri piaceri" (Charles-Louis de Montesquieu)


 
 
Il camino acceso, le luci soffuse, le mele caramellate, un bicchiere di vino, la finestra sulla neve che scende fitta e un languore che avvince i pensieri. È il languore dell’attesa, la voglia di dolcezza, un sogno d’ebbrezza.
Forse cerchi me. Forse aspetto te. Forse è solo un luogo con la sua poesia …

È qualcosa che vibra, a ingannare l’attesa. Sono labbra bagnate, sono silenzi rotti da sussurri, sono desideri che ci fanno da plaid.

Immagini. Immagino. Siamo l’uno nella testa dell’altro. Tutte le scene in sequenza. Ardono come il fuoco che scoppietta nel camino. Sono soavi come le luci basse che disegnano penombre. Sono fatte di zucchero come le mele deliziose. Stordiscono come il vino rosso corposo. Sono leggere e candide come i fiocchi di neve. Ci rovistano dentro come i versi di una canzone.
Forse cerco te. Forse aspetti me. Forse siamo anelli di una catena di piaceri …

Succhiamo il nettare della vita, in questa atmosfera di tepori agognati, di abbracci rinviati, di baci fantasticati. Magari non ci incontreremo mai. In fondo non importa che accada. La bellezza talvolta è tutta nello spirito in subbuglio. Siamo vicini così, nel brivido del sogno. 

Ci tendiamo la mano o godiamo a guardarci, lontani.
Brindiamo. Brindiamo a questa attesa che ci unisce.




 

 

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Data della richiesta: 15/12/2018 14:13:32
Commento:
Č uno dei tuoi scritti più belli. Romantico, intenso di profumi e atmosfere, di emozioni. Qui c'č tutto quello che può desiderare chi ama. Perfetto Key. ??? x@tore
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Data della richiesta: 20/12/2019 12:07:42
Titolo: Di ardenti attese
Commento:
È bello tutto ciò che scrivi Serena. A volte sei la bimba con il naso schiacciato sui vetri la prima volta che vede la neve. Altre la donna che senza presunzione aggiunge un pizzico di esperienza ai sui giochi. Certamente l'amica con cui piů giocare, anche quando il gioco si fa serio, sfida, occhi negli occhi, e pelle sulla pelle. Che ti apre la porta, ogni volta una sorpresa, e apre la tua, di porta, agili mani sulla combinazione di ciň che avresti voluto tenere dentro. Sai immaginarti e lasciarti immaginare. Sei bella cosě. Ed č bello scriverti. Immaginarti, fantasticarti. Nella tua euforia o nella tua tranquillitŕ. Mentre fai la spesa da fotografa o a un tavolo ostriche e champagne, o mentre pensi, da sola, in terrazza, tardi, fumando piano. Un po' di luna tra le nuvole e la notte. Tra i pensieri. Ti stringi un po' l'accappatoio, non sia troppo facile, l'entrata. Forse č lě che sei piů bella, piů forte, piů fragile ed insieme piů riservata. Splendida sexisolitudine la battezzň una donna in una mattina piena di nebbia, solo una coperta addosso ed un portacenere. Giocava con l'alito sui vetri, intanto, la bambina. Quella con il naso schiacciato contro la neve. Ciao Serena. Buon Natale. Un bacio. Marco
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Data della richiesta: 12/02/2021 00:18:49
Titolo: Di ardenti attese
Commento:
L'hai scritto più di de anni fa, ma è di un'attualità quasi sconcertante. Questo è il tempo delle ardenti attese. Davanti al caminetto, o sotto un caldo piumone, mentre fuori infuria il freddo e il temporale, un bicchiere di vino o una cioccolata calda, la tv accesa, distrattamente, perchè il pensiero va, corre chissà dove, "Forse cerchi me. Forse aspetto te. Forse è solo un luogo con la sua poesia." Modello i mio sogno, lo curo nei minimi dettagli. Ti immagino, anzi ti vedo proprio, nel tuo elegante vestito dal lungo strascico, che ti lascia scoperte le spalle, magnificamente decorate da quel tatuaggio. Il tuo caschetto biondo, il tuo collo, da baciare e da prendere a morsi. Mi avvicino, quasi con timore. Ho paura di rovinarti lo strascico, pestandolo. Mi lasci fare, allora mi prendo di coraggio. E mi avvicino ancora di più. I miei pantaloni aderiscono al tuo vestito, sento la forma del tuo bel fondoschiena. Le mie mani partono, senza controllo, seguono le tue cosce, fino all'arco dei tuoi fianchi. La mia bocca, ancor più ardimentosa, si dirige verso le tue spalle. Il profumo ella tua pelle investe le mie narici. Le mie labbra decidono di osare ancor di più, vanno a fare conoscenza con le tue spalle. Ti sento sorridere e sussultare. Non sai io... E allora piano piano risalgo le spalle, le scapole, fino al tuo collo. Lo bacio, lo lecco, intanto ti stai schiacciando contro i miei pantaloni, impossibile nascondere la mia reazione. Continuo a baciare il tuo collo, i lobi delle tue orecchie. Ti volti, improvvisamente. E m lanci uno sguardo che sa di desiderio e di sfida. E mi sveglio, agitato, molto agitato, sulla mia poltrona, sotto il mio piumone, con la tv distrattamente accesa su non so quale canale, fuori ancora piove, fa freddo. Ma dentro me, divampa un ardente desiderio... Tu, la lontananza, l'attesa, non fate altro che alimentarlo, esacerbarlo... "Ci tendiamo la mano o godiamo a guardarci, lontani. Brindiamo. Brindiamo a questa attesa che ci unisce." Ci prenderemo per mano e ci guarderemo da vicino. E brinderemo. Alla fine dell'attesa, all'inizio del piacere. Finalmente, insieme. Amaranto
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