IL DIARIO DI SERENA KEY - Io, un granello di sabbia e i bollenti spiriti

Domenica 10 giugno 2018

“La gente si aggrappa all’abitudine come ad uno scoglio, quando invece dovrebbe staccarsi e tuffarsi in mare. E vivere.” (Charles Bukowski)




Giardini Naxos, 10 giugno 2018

Non conosco l’abitudine, mi annoia, mi turba, mi rattrista.
Altro che scoglio. Ho visto il mare e volevo tuffarmi. Tuffarmi subito per vivere. A farmi l’occhiolino è stata la riva, calda e invitante. Un attimo. È bastato un attimo perché un granello di sabbia si infilasse come un ospite birichino nelle mutandine.
Ecco, la regina delle smanie si è intrufolata tra i miei pensieri.
E mica potevo resistere ...
 



Mi sono messa a frugare teneramente con la mano, volevo toglierlo. Ma più frugavo e più il granello faceva il solletico ai pensieri. Complici, la mano e il granello di sabbia. Intorno a me occhi ridenti si sono fatti bollenti.
“Si sta masturbando”.
Mi è arrivato, il sussurro curioso e voglioso, e allora non potevo interrompere. Il piacere deve dilagare, sul bagnasciuga fremente di sole e emozioni.

Mentre mi bagno, lambita appena dall’acqua, lo sguardo si perde all’orizzonte e gode, gode dell’ebbrezza di quell’aria lieta.
Qualche schizzo, mi arriva qualche schizzo addosso e sento la pelle rabbrividire appena. Un sussulto, di sabbia mare e vita.

È ora. Mi tuffo. Mi tuffo nell’avventura. Mi tuffo in mare. Mi tuffo negli occhi che chiedono la loro occasione.
Lo scoglio può aspettare, lo scoglio non mi avrà. Ci sarà un altro tuffo. E un altro ancora. Nel mare degli appuntamenti con un languore che non posso contenere. In quello spirito ribelle che mi fa adorare le onde. In quel tumulto di desideri che mi cercano…e mi trovano, sempre.

il naufragar m'è dolce in questo mare…Questo mare impetuoso che mi somiglia. Questo mare di giochi e di baci che l’estate generosa regala.

Ciao granello di sabbia, amico e amante. Sei la mia morale: ogni occasione è buona per fare festa.




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Data della richiesta: 14/06/2018 13:10:38
Commento:
Ciao Serena. Mi chiedo se sei stata un sogno, o un'illusione ottica. Un'immagine ripetuta in scene diverse in fondo ad un caleidoscopio, un miraggio. Un ologramma. Un' argonauta dei sensi che è già volata via sulla sua arca, lieve coma una leggenda. O se solo ho intinto un dito sulla superficie di una pozza d'acqua, magica, e tra i cerchi indotti dalla meccanica ondulatoria ho visto un volto bello ed un sorriso. Come in quelle saghe antiche, dove la dama, sul lago, parla con il suo amore lontano, e si guarda l'anello, lo accarezza, forte, con la mano, rivive il sapore dei baci, le passioni, e trema, al pensiero, che la pietra, piena di incantesimo, cambi il suo colore. È bello pensarti così. È bello pensarti. Sarà bello rivederti. Ciao, Marco
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