Tutti gli uomini di Serena Key - 2 . TOLLERABILI IMPERFEZIONI

Domenica 25 marzo 2018



 
Mi impegno, per viaggiare con un’anima diplomatica.
E’ un po’ come fare patti con il diavolo ma che volete che vi dica, ad alzare perennemente barricate si finisce in una trappola di acida solitudine.





Lui. Quello che mi riserva un trattamento di favore in pillole quotidiane. Galantuomo, avrebbero detto le stesse nonne. Magari noi donne del terzo millennio useremmo un vocabolo meno garbato però resta il fatto che non posso maltrattarlo solo per la dose sproporzionata di sviolinate che mi dedica.
Non sto lì a crogiolarmi nei suoi complimenti, anzi, eppure capisco che anche quelli sono un occhiolino della vita da proteggere e rispettare. Ci sono momenti in cui addirittura si fa sfacciata, quella nenia magnanima, quasi facesse della falsità pietosa. Ma spesso è buffo, pare possedere una lingua lunga metri tanto mi lecca il deretano a frasi. Posso infierire su questa molle lusinga? Giammai. In fondo pure in questo c’è un segreto, è quello dell’imperfezione tollerabile.

 

 

Con la mia schiettezza non è impresa semplice e qualche volta una frustatina verbale gliela rifilo senza però fargli troppo male. A furia di leggere i suoi messaggi di ammirazione mi chiedo: avrà mai avuto costui una dolce metà da inebriare con tanto zelo?
E il giro si compie sempre. Mai contente, qualcuno dirà. Neanche di un tizio che ti sbrodola addosso ogni sorta di languidezza erotica e sentimentale. Ne farei riflessione di gusto e maniera ma glisso, è vero che troviamo ovunque un pelo che stona.
Infatti anche l’opposto è un uomo insopportabile ...
 



Mi sta dietro come un cane ma allunga l’insulto come se fosse un padrone. Chi è? Un frustrato, una volpe che non arriva all’uva.
Un esemplare che a chi fa il mio mestiere è arcinoto purtroppo.
Uno di quelli che digrignano i denti perché devono prendere appuntamento, per loro l’agenda dovrebbe essere libera all’istante del bisogno, manco fossi un’ambulanza. Uno di quelli che in fondo alla fine è pure sollevato se non arriva nel mio letto perché si svelerebbe micino sotto la maschera da leone.
Usa le armi aguzze, quelle della distanza. Figuratevi che riesco a provare dispiacere, per questo travaglio che lo sfianca. Paragonato a quello di prima però capite bene che lo rivaluta alla grande. Che magari è un giorno in cui non compaiono, entrambi presi da altro. Libidine assoluta.







 

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