nata ... sotto il segno dei pesci

Giovedì 22 febbraio 2018

Il ventre e il mare sono anima, abisso, mistero, bellezza. Sono onde che cullano e cuori pulsanti. Sotto il sole o le stelle in grembo alle acque io navigo senza sosta: di qua e di là, mi allontano e mi avvicino a me stessa, inseguo quello che è stato o sarà, mi faccio sirena




 

Ci sono nata, sotto il segno dei Pesci, ognuno dei quali -si badi bene- ruota (o nuota!) in direzione opposta, una sorta di instabilità o mutevolezza è il mio passepartout di allegria. Tra realtà e irrealtà ho il mio personale e gradevolmente imperfetto equilibrio. In verità sono affezionata all’imperfezione e agli ampi spettri dell’emotività e della concretezza: sono quanto di più umano io conosca per non sentirsi mai a destinazione, per avere sempre un pro e un contro con il quale dialogare, per viaggiare fiduciosamente fuori dall’ordinario.

Sono nata oggi, sotto il segno dei pesci. Va da sé che ognuno possa credere o dubitare delle influenze astrologiche e io più che svelare cosa ne penso ci vivo sotto prendendo per buono quel che sento appartenermi. Prendo al volo l’occasione però per tuffarmi nell’elemento acqua. Che mi è cara, è vero. Forse è il richiamo ancestrale o, chissà, all’adorabile mare. Ma anche la comica persecuzione delle vasche da bagno.



 

D’altra parte, come si dice? La vita è una. La viviamo un po’ come siamo destinati a viverla un po’ come ci arrangiamo a concepirla, giorno per giorno. I due pesci che non si incontrano sono quasi due anime che convivono, difficile conoscere fino in fondo cosa pensino, una e l’altra.
Intanto mi ronza in testa la canzone. Penso alla corsa senza paura, alle promesse troppo giovani, ai sogni. Penso a quel punto interrogativo che è l’amore.
Le melodie, ecco ci sono melodie che più che memorie sono accompagnamenti. Stanno lì, sotto pelle.
Per questo forse sono proprio nata oggi, sotto il segno dei Pesci.



 
 Concludo da dove ho cominciato perché il ventre e il mare sono anima, abisso, mistero, bellezza. Sono onde che cullano e cuori pulsanti. Sotto il sole o le stelle in grembo alle acque io navigo senza sosta: di qua e di là, mi allontano e mi avvicino a me stessa, inseguo quello che è stato o sarà ... mi faccio sirena.
 





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Data della richiesta: 22/02/2018 13:42:32
Commento:
Ciao Serena. Auguri. Mi sono sorpreso a pensare che non avevo mai pensato .....che facessi gli anni Tu donna magica, Higlander, fata/maga Morgana, donna senza tempo forse? Heather MacLeod: Faresti una cosa per me Connor? Connor MacLeod: Cosa amore mio? Heather MacLeod: Negli anni che verranno, accenderai una candela per ricordare il mio compleanno? Connor MacLeod: Lo farò amore mio, lo farò. Pare triste ma è bello, sapere che continui ad esistere nel ricordo di qualcosa o qualcuno, di molti, di un attimo, di un incontro, di un bacio .. non è un passare inosservati, è un passare nella vita di qualcuno e lasciare un'impronta, piccola accanto a tante altre piů o meno piccole. Indelebile però. Ciao di nuovo Serena, buon compleanno! Marco
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Data della richiesta: 21/02/2018 08:09:17
Commento:
Serena sei spettacolare. ....in tutto quelllo che dici in tutto quello che fai c'è un amore infinito ......grazie e Tanti Auguri. Rosaludo
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Data della richiesta: 25/02/2018 20:05:22
Commento:
Anche se te li ho fatti a voce al telefono, mi sento di rinnovarti gli auguri anche quì in modo indelebile ! A U G U R I !! Luca
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Data della richiesta: 26/02/2018 12:22:49
Commento:
Ciao S e r e n a K e y Quando Peccare Diventa Un'Arte. Buongiorno Lei non ha un gatto. Ha un pappagallo. Ha labbra che sanno di buono. Occhi che fanno volare il tempo e un cuore grande. I suoi pensieri incantano e ti pare di poterli sfiorare. Forse un giorno qualcosa ti racconterà. Ci sarà il tempo. Importante è non fare domande. Lei ha giù nell'anima i suoi ricordi segreti. Gemme preziose, ampolle con gocce di rugiada ..... paiono Gianduiotti in carte colorate agli occhi di un bambino goloso. Poi parlano e ridono e si raccontano. E .... vuoi il caffè ? Grazie, la guardi e sorridi. E ti fermi. Ancora un po'. Ti apre la porta ... e vai, inebriato e inebetito, masticando aromi e sapori, e qualcosa sorride, dentro di te. La sera ti addormenti tra lenzuola e pensieri, e ancora le sue mani, le sue unghie, sulla pelle. C'è una spiaggia lontano, verso est fa già chiaro. C'è profumo e luce di caffè tra la salsedine e il mare. Poi ci sono solo il rumore di risacca e il sapore del vento. Poi ci sono solo baci e ricordi di baci. Tra le labbra dolci e il vento. Ciao, Marco
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Data della richiesta: 05/03/2018 15:15:16
Commento:
Pare scontato . Serena Sirena . o "la tua voce come il coro delle sirene di Ulisse m 'incatena ed è bellissimo perdersi in quest'incantesimo" . Ed è scontato, magari, scomodare il danese Hans Christian Andersen, che a fiabe, tra sirenette e fiammiferaie, non scherza, ed a far piangere i bimbi ancora meno. Eccolo qui, a parlare di sirene, donne, belle, voci incantate, donne pesce, donne a metà, a cui hanno rubato il piacere, la possibilità di donarsi, ma non del tutto. Cosa ti hanno fatto, Sirena, i tuoi inventori? Ti hanno dato occhi e seni e labbra e capelli e braccia e canti stupendi. Ma ti hanno racchiuso le tue belle gambe come in un mazzo di fiori recisi, legate, infibulata, ti hanno tolto la capacità di essere donna fino in fondo, di amare e godere. Procreare, anche. Quasi che le donne, a casa, sul molo, volessero credere ad un tradimento solo a metà, o i marinai, pavidi, non volessero perdersi fino alla fine. In fondo è una violenza, un' atroce vendetta, una finta fuga a cui segue un finto ritorno. Non sanno, le poverette, e i poveretti, che l'essere sirena è un dono degli dei, del dio del mare, del mare stesso. Tu donna un giorno fai le valige, chiudi pensieri e gambe, indossi la tua mezza nudità e sparisci, immergendoti rapida, morbida e sinuosa come una lontra, a vagare sul fondo del mare. Distese di sabbie bianche, appena sfiorate dalla luce, praterie a posidonie, grandi conchiglie, perle, e forzieri, tesori, le anime dei marinai e dei pirati che non trovano pace, voli di mante, come di aquiloni, e tu. Solo tu. Fino dove vuoi, finchè vuoi. Un bacio, mentre ti asciughi, lenta, sulla pelle la sabbia ed il sapore del mare, e le labbra, brivido dolce, di chi ti sa aspettare
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