LA TUA FATA IGNORANTE - IL PRINCIPE AZZURRO

Martedì 6 febbraio 2018

Nel do ut des a pagamento tutto quello che puoi è essere meno fasullo di chi fa la parte della persona gratuita.



D’altra parte c’è anche quello che entra a gamba tesa, quello che pensa basti non bussare e dare una spallata per entrare, entrare davvero. Macché presuntuoso e sbruffone. Alla fine scopro che è un fifone, un timido caricato a molla per varcare la soglia, un tizio abbandonato dall’energia e dalla speranza che cerca rifugio in un’aria da gangster. Non ci vogliono molti minuti perché trovi anche lui il conforto della spontaneità: basta capisca che non ha altro da dimostrare che essere se stesso, più o meno come gli riesce. 
Così sembro la escort con la spalla pronta. No, non è di questo che si tratta. Nel do ut des a pagamento tutto quello che puoi è essere meno fasullo di chi fa la parte della persona gratuita.
Aiuto, con questo mi tiro addosso l’ira dei romantici?
Cari romantici, leggete bene, io sono con voi, sono una di voi. Esercito l’antico mestiere e faccio bandiera della bellezza possibile degli incroci, tutto qui.
Anch’io, volendo, avrei molte altre piccole o grandi brame sulle sorprese del destino e dei destini che si abbracciano ma stanno nella parte recondita di me, quella che è bene resti un segreto tra me e i pensieri delle notti solitarie.
Tanti immaginano che ogni escort aspiri prima o poi a un principe azzurro su cavallo bianco. Tanti altri sono persuasi invece che la vita precluda loro l’incanto di crederci.
Non intendo deludere gli uni o gli altri. Quello che sento per la mia Serena non può appartenere a un’idea, a una logica. Sta nelle mie stelle, nelle mie scelte. Così capita e così è, non c’è storia di uomo o donna che sia uguale a un’altra storia ...



Serena Key  .  Como  26/1/2018

 
Io continuo a eccitarmi, per questa favola un po’ dura un po’ storta un po’ magnifica, che è la nostra passeggiata sulla Terra. 
Che io porti le scarpe da ginnastica o indossi un tacco 15 ho sempre la sensazione di un privilegio di veduta ‘dall’alto’.
Per carità, non è un colpo di immodestia, non mi appartiene.
E’, se mai, la consapevolezza che -alleggerita da inutili fardelli- io possa navigare a vele spiegate, guardare con occhi non bendati.
Se mi sveglio triste ci sarà qualcuno che incrocerà il mio destino, raddrizzerà la giornata o, semplicemente, farà l’amore con il mio stesso languore. Qualcuno che cercherà, come me, di essere vero. 
Se a darmi la sveglia è la mia amica ironia sarà facile per tutti, mesti, incazzati, seriosi o faceti. C’è sempre quell’impulso, lì nella leggerezza, quello di lasciarsi guidare dalla propria pelle e dall’istinto. Veri è una parola che bisognerebbe marchiare a fuoco nei pensieri!
Mi viene da ridere perché è come una dieta dimagrante: ti piazza subito addosso il peso forma, ti solleva letteralmente dalla bilancia e ti fa volteggiare nell’aria come neanche la Fracci.
Variopinta, io. Ma anche con una lacrimuccia in stile Pierrot. Carne e anima. Mi assiste la voluttà, certo, mi assiste la voluttà.

Sarà destino?




 

 

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Data della richiesta: 29/11/2018 13:13:20
Commento:
Mi colpisce il fatto che porterai la tua bellezza fino all'ultimo respiro, perché è quella dentro che sopravviverà a tutto. x@tore
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