Quello che le donne non dicono

Giovedì 2 novembre 2023

(...)Fuori dai binari. Che talvolta il senso dei giorni è proprio al di là delle zone protette, consuete, banali. In un altrove tutto mio, nella verità che ha voglia di fare la padrona, sotto il piccolo grande cielo della purezza in vena di allegrie. (Serena Key, Il rischio di essere felici. Maggio 2017)


Ho conosciuto molte donne, molti uomini.
In anni di immersioni nel piacere più proibito e di mille esplorazioni… ho conosciuto donne che si scandalizzerebbero se le portassi in camera da letto. Ho conosciuto donne che hanno seguito le mie alchimie d’amore cadendo in estatsi.

Conosco la barriera corallina che separa la santità dalla perversione. Io giro le spalle al finto pudore e mi tuffo nella schiuma del più inebriante piacere. Lo esploro fino all’ultima goccia, non mi piace accontentarmi. 


La virtù delle vertigini è vertigine delle virtù
SERENA KEY
 
Sono una donna che dice quel che vuole. E lo fa.
Sono corpo in azione, cuore curioso. Fuoco che mi arde dentro. Frenesia dei sensi che mai si placa.  

Mi piace spezzare catene, allentare censure. So come far cadere barriere. Me ne sazio: è la mia specialità. Un’arte sopraffina firmata Serena Key.

La carne è la mia spiaggia proibita. 
Ecco, so come orchestrare un succulento banchetto. C’è posto per tutto e per tutti nelle mie sbrigliate fantasie, tra le pareti della mia perversa immaginazione.

Sono sempre emozionata prima di un incontro. Mi vesto di brividi, capezzoli rosso lacca, sGuaino sorrisi. È questo a tenermi viva. A lasciarmi accesa. 

Conosco donne che si infiammerebbero più di me se solo entrassero nella mia stanza. Io ce l’ho nella testa, quella stanza proibita, prima ancora che sulla pelle. Tutte noi siamo un po' concubine, docili fanciulle, perverse signore.
Io sono tutto e di più. Indifesa solo davanti all’ovvietà. 

Le donne non dicono quasi mai quello che vorrebbero. Io lo dico, ogni volta. E ogni volta è una voglia diversa, licenziosa, morbida, furtiva. Qualcosa di ancestrale, indomabile, frammisto a giovane malizia. 

Sono beata. Mi innalzo a ogni piacere condiviso. E no, non sono né moralista né trasgressiva: sono solo me stessa. Mi amo e amo quel che faccio.
Amo il fulmine, la deriva, la sabbia calda. La scossa nel ventre. Le labbra che cercano. Ancora, e cercano, ancora. 
Mi azzardo ad amare anche quello che non dovrei. 

Serena Key, Donna tra le Donne




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Data della richiesta: 02/11/2023 20:05:23
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Tutto vero e tutto da gustare. La tua anima, la personalità e tutto ciò che pensi e anche tutto quello che hai in testa.... ma non sempre lo racconti a tutti. Cristian
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Data della richiesta: 02/11/2023 21:12:06
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Cuore che arde e testa in fermento. Complimenti Serena key
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Data della richiesta: 03/11/2023 08:04:25
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Per me sei una continua scoperta, ogni volta scopro qualcosa di te (almeno credo. Ma in ogni nostro incontro io abbasso tutte le mie barriere, sono alla tua mercè, e mi lascio trasportare nel tuo mondo. Non vedo l’ora di incontrare le tue labbra. Ma anche i tuoi occhi……………. Francesco
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Data della richiesta: 03/11/2023 11:02:23
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Ciao Serena, donna emancipata e libera. La tua curiosita vivace ti porta a a creare relazioni con chiunque batta il tuo cammino. Viaggi da sola e senza alcun fardello, solo il compito di individuare la strada migliore per andare avanti nonostante le avversita di questo mondo. Ne hai creato uno tutto tuo e me ne sono accorto: da donna forte e indipendente lasci trasparire ogni volta una sensibilita innata e una grande dolcezza che ti permette di comprendere chi ti sta davanti.. I tuoi occhi parlano, quello che scrivi altrettanto....spero al piu presto di rivederti per raccontarci un po. Tuo Tonio
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Data della richiesta: 04/11/2023 10:00:21
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Quello che le donne non dicono, ma te lo fanno capire in altri inequivocabili modi. 
Il tuo modo di esprimerti è sempre piacevolmente sottinteso. Sono la bellezza, la seduzione e il fascino che parlano. Renzosilviack
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Data della richiesta: 05/11/2023 07:44:20
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Cara Serena, di recente hai scritto: "Il tempo di percepire che vi manco poi riappaio. E quando riappaio vi voglio tutti pronti." Serena, tu sei poesia incarnatasi in un maestoso corpo di donna. Sogno sempre di incontrarti e perdermi in te, quando il destino me ne darà l'opportunità. Ti desidero e mentre ti scrivo il mio membro pulsa prepotente per te. Idealmente tuo, sempre tuo. Fabio
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Data della richiesta: 06/11/2023 08:05:17
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Ed eccomi quá...in stazione ad aspettare il treno...arriva...e puntuale...lei aspetta...aspetta a Venezia... ...beh non c'è tanta gente...dopo un pó vado in bagno...esco..ma in prima classe...c'è lei...che mi fa segno di entrare...una carrozza solo per noi...Serena solo a guardarti si rizza subito...lo capisci...mi slacci i pantaloni e lo lecchi...mi siedo...ti alzi la gonna...via le mutandine e sopra di me...mentre ti lecco le tette...stupende...bisogna stare attenti ai cambi...ci provo...la giro...la appoggio sul sedile...su la gonna ed eccolo...la meraviglia del suo sedere...dentro dentro...e vengo... ...e arrivo svegliato dal controllore donna coi capelli biondi e sguardo magnetico e suadente e la carrozza è solo nostra... Claudio
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Data della richiesta: 06/11/2023 12:29:27
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Carissima Serena, sei ogni giorno più bella e ammaliante del giorno che lo precede. Le tue parole poeticamente erotiche sono un grande insegnamento nella sfera voluttuosa. Tu hai la facoltà di mettere pepe tra le lenzuola e di suffragare la vita sessuale di coppia se solo i dubbiosi in amore e gli insoddisfatti delle relazioni sentimentali seguissero la tua scuola. Complimenti vivissimi e proficuo inizio di settimana. ???? Giuseppe Fiorillo
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Data della richiesta: 09/11/2023 01:41:37
Titolo: Quello che le donne non dicono
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Per questo, e per tanto altro ancora, sei semplicemente tutto ciò che un uomo, e anche una donna, possa desiderare. Il connubio perfetto tra corpo e mente, una bambina curiosa e sognatrice in un corpo di donna arguta e appassionata, la particolare quanto rara, se non unica, eccezione che ci fa ancora sperare in un posto al sole. Ti voglio perchè non mi so accontentare. Amaranto
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Data della richiesta: 15/11/2023 08:53:01
Titolo: Quello che le donne non dicono
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VENDEVA SOGNI. Era una di quelle facce magre con gli occhiali. Alto con le mani grandi. Aveva un negozio. Piccolo. La porta e una vetrina. Dentro un banco una sedia due scaffali pieni di libri tre vecchie maschere una statuina due coccetti mezzo etruschi un mappamondo ed un tablet. Un calendario e due poster alle pareti. Nel retro una brandina un tavolo caffettiera e due tazzine. Un lavandino e giusto una scopa e uno straccio per le pulizie. Tutto li. Fuori sulla vetrina stava scritto BOTTEGA DEI SOGNI 9-12 e 15-19. E più in piccolo “Non si vendono sogni ai bambini”. Era frequentata da un pubblico eterogeneo. Donne e uomini di ogni età razza e ceto sociale arrivavano per lo più verso sera. C'era chi entrava sicuro e ordinava chi gli allungava un bigliettino chi gli bisbigliava qualcosa all'orecchio chi aveva già fatto l'ordine via mail e veniva solo a ritirare. Chi non sapeva di preciso cosa e chi magari doveva fare un regalo e chiedeva un consiglio. Lui ascoltava tutti sempre attentamente prendeva una bustina piccola trasparente pensava un po' e ci alitava dentro. Ripiegava il bordo la controllava in controluce come si faceva una volta con le diapositive annuiva e la consegnava. Ogni richiesta una bustina ogni bustina un sogno ogni sogno un euro. Vendeva sogni semplici e complicati a colori e in bianco e nero dolci di amore di guerra e anche per gruppi. Sogni con pepite immense tesori subacquei principi e principesse e amori baci passioni e desideri salite allo Stelvio in bicicletta pesci giganti per i pescatori 110 e lode per studenti posti di lavoro viaggi tropici e tramonti. I più portavano la bustina a casa, la aprivano e sognavano. Altri già in macchina, magari mentre erano in colonna. Un giorno poco prima di mezzogiorno mentre stava studiando nuovi sogni entrò una ragazza. Lui alzò appena lo sguardo. Lei lo guardò negli occhi e sorrise. Vorrei un innaffiatoio per i miei sogni disse. Lui andò nel pallone. Non aveva mai visto una ragazza tanto bella. È merce che non trattiamo rispose e poi devo chiudere. Quando uscì dal negozio la ragazza era seduta sulla panchina di fronte, tranquilla. Mangiò un panino ma era nervoso e tornò presto alla bottega. La ragazza era ancora lì. Lavorò male al pomeriggio sbagliò anche a consegnare dei sogni, si attardò, fece le pulizie, lavò la caffettiere e le tazzine, mise un po’ d’ ordine ai libri, viaggiò in internet e sul mappamondo poi non resistette più e guardò fuori. Lei era sempre lì. Gli sudarono le mani. Chiuse il negozio. Sudava anche in fronte. Adesso lei si era avvicinata. A lui si appannarono gli occhiali. Vorrei un innaffiatoio per i miei sogni ripeté lei. Sono stufa di sognarli e non vederli mai realizzati. Voglio coltivarli, accarezzarli e vederli crescere. Lui si tolse gli occhiali per pulirli. Lei decise che era anche simpatico, occhi belli, un po’ intellettuale, chissà com’è quando sorride, pensò. Lui si rimise gli occhiali, si ricordò di respirare, deglutì, riaprì il negozio, entrò, ne uscì dopo un po’ con un sacchetto ed un biglietto. Incollò il biglietto sulla vetrina. Poi chiese alla ragazza “va bene verde l’innaffiatoio?” Lei lo prese sottobraccio come se si conoscessero da sempre disse di si con gli occhi rise felice e se lo portò via. La luce del negozio era rimasta accesa e sul biglietto in controluce si leggeva vado a sognare sul serio, non credo che torno. P.S. Lo so che sarebbe tornerò ma lui aveva scritto proprio così. Non credo che torno. Marco
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