anima e corpo

Venerdì 2 giugno 2017

"Io penso che il divertimento sia una cosa seria" (Italo Calvino)


 


Spesso è arte di lingua, un gioco da campioni, una vocazione all’ironia, una carnalità innata. Tipo essere bravi a leccare la vita, appunto. Perché mica il divertimento è un trastullo per stolti, macché. Ci vuole allegria passionale, per deliziarsi.
Talvolta invece prendiamo lo svago per una futile, effimera distrazione. No, è una cosa seria, molto seria. Ci vuole uno spirito spinto, una personalità provocante, un’atmosfera eccitante. Ci vogliono gli ingredienti buoni, per spassarsela davvero. Per ridere dentro bisogna capire come gira il mondo, cosa ci racconta la vita, quale forza possiamo scatenare per ribaltare le prospettive.
Ci vuole un’intelligenza irriverente e procace. Con una generosa spruzzata di voglia andiamo ovunque, a prendere a sorrisi le pieghe storte. A colpi di audacia. Il buffo, il piacevole, il comico stanno nel sensuale umorismo dei nostri stessi giorni. Quello con il quale possiamo andare beatamente a letto.
Qualche volta è un colpo di fioretto, un ricamo, un risvolto. Lo scherzo che ci consegna la sorpresa sotto il fiocco. La carezza che fa il solletico come una piuma. Magari una partita a scacchi, tra istinto e strategia.
Le labbra ne hanno, di divertimento da baciare o raccontare. Come le dita che hanno toccato e sono entrate a sentire di che pasta siamo.


... Tutto sta a prenderlo, prenderlo sempre. Tutto il divertimento. Seriamente.






 
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Data della richiesta: 03/06/2017 08:57:32
Commento:
Sono funghi altissimi, come piccoli pini marittimi. Nascono nelle notti di luna piena tra le pietraie umide coperte di muschi e licheni del Lagorai. Sono fragili, affascinanti ombrelli nella bruma, velenosissimi. Solo gli gnomi sanno come trattarli. Aspettano la mezzanotte e si mettono rapidi al lavoro. Tirano ragnatele di fili tra i loro fusti su cui stendono stoffe di lino, forgiano lamine sottilissime di oro e di argento, fanno filtrare i raggi della luna attraverso pietre dure purissime, mescolano liquori, infusi e tisane aromatiche prodigiose. Seguono antichi rituali pronunciando formule magiche sconosciute e compiono i loro gesti incantati. Le stoffe stese curano le piaghe e chiudono le ferite, i metalli diventano imperforabili dalle frecce e dalle lame, gli acciai durissimi, le pietre portate al collo rendono invisibili, poche gocce delle pozioni tolgono la paura, i decotti aumentano la forza e la resistenza, gli sciroppi rendono disponibili all'amore ed ai baci, aiutano a far venire il sonno, fanno scrivere i poeti e rendono dolci i ricordi. All'alba i funghi muoiono, gli gnomi spariscono nelle loro grotte con le gerle cariche di nuove magie, il sole asciuga la rugiada e rimangono solo pochi fumi e qualche profumo che il vento disperde rapido nella valle. Io credo tu sia cosě, Serena, come con una bacchetta magica inventi situazioni, crei un' atmosfera "magica", ridai il ruolo che gli spetta, nella vita, all'amore, al sesso, al gioco, a ciň che infondo č spesso semplicemente ed aprioristicamente unicamente mercificato. Sei brava.Ciao Marco
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