memorie di una geisha

Giovedì 19 gennaio 2017

"Non è per una geisha desiderare. Non è per una geisha provare sentimenti. La geisha è un'artista del mondo, che fluttua, danza, canta, vi intrattiene. Tutto quello che volete. Il resto è ombra. Il resto è segreto" (Memorie di una geisha, 2005)

 

Tutt’altro che una prostituta, la geisha è la donna più affascinante, raffinata e colta di tutto il Giappone. Se dunque si muove in prestazioni sessuali lo fa a sua discrezione o come parte di una relazione. E’ un’esperta di belle arti e belle maniere, con straordinarie doti di intrattenitrice.
Per questo però non poteva non suscitare le brame degli uomini, dagli orientali consci della tradizione agli occidentali vogliosi di intravederle subito come donne al loro servizio.





D’altra parte l’amabile grazia di una geisha, il portamento, le movenze, la voce, la cultura, non possono che esercitare un’attrazione fortissima. Proprio in quel candore elegante, superiore, intelligente, risiede il fascino erotico delle grandi donne. Quelle che sanno accogliere nella sala da the o nelle vie del mondo, intente a spargere il dolce furore della forza di spirito. Magari basta un loro sguardo, un gesto, una parola, per far toccare all’uomo la più meravigliosa estasi della virilità incantata dinanzi a quel sublime tripudio.
La geisha incarna la femmina nella sua più alta espressione. Non le sfugge nulla. E spande magia. Quella fine, sottile, magnifica e profonda presenza lieve che fa tremare i polsi e girare la testa e salire il desiderio…questa è la donna geisha, presente e sapiente, giocoliera delle emozioni, acrobata dei pensieri.
Rammenta i volti e gli sguardi degli uomini stupefatti e cela un sorriso.
Quello che accade oltre il confine è cosa che non si svela. Accade e, come nelle favole, è inimitabile e indimenticabile.
Nel suo diario annota riflessioni e sogni, magari piccoli grandi segreti che non si possono neanche sussurrare. Di tutta la sensualità dell’universo lei resta la maestra ma mai si potrà dire che elargisce solo il suo corpo. Ed ecco il portentoso potere che non ostenta ma sa di possedere…

 






















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Data della richiesta: 25/01/2017 19:17:57
Commento:
Probabilmente noi occidentali che non conosciamo la cultura nipponica, non riusciamo a comprendere a fondo le molte sfumature del concetto di geisha, qui così ben descritto. E, alle volte, tale concetto lo si riduce alla più semplice espressione, così ben sintetizzata dalla frase del personaggio di "Fratel Serafino" nel film "Vacanze in America" (1984): "La donna deve essere un po'... geisha!". Oppure, per dirla come James Bond in "Si vive solo due volte" (1967), ambientato in Giappone: "le donne orientali hanno un sapore diverso dalle altre..." Grazie, o Serena, che con i tuoi pensieri e parole ci dai anche spunti di riflessione e per ampliare le nostre conoscenze sui più diversi argomenti. Un bacio. M.
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Data della richiesta: 28/01/2017 08:08:56
Commento:
Complimenti,fa piacere sapere che in questo mondo ci siano donne sensibili e colte. Vorrei incontrarti.
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Data della richiesta: 14/03/2017 14:19:44
Commento:
Essere e possedere una elevatezza così concreta... che da sapore ad ogni parola come la vista del mare.. con la forza e l'imponenza delle montagne e la virtů di donna.. scavando l'armonia di un corpo che possiede anima come una vista sul mondo intero dove si tirano i fili... che non significa essere un burattinaio ma fare parte dello spettacolo piů grande che ci sia... la vita! La carezza che sfiora il tuo viso ti possa abbracciare nel piů intimo dei pansieri.... mentre i tuoi occhi abbracceranno la mia.. Emilio
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