Mi accorgo degli occhi che si incollano sul mio corpo, mi accorgo dello sguardo che diventa goloso, che urla urgenza, che esprime piacere. 

Mi accorgo delle mani che diventano nervose e vorrebbero toccarmi ovunque. Mi accorgo delle bocche pronte a baciarmi, mi accorgo delle lingue che cercano di improvvisare sapienza per bagnarmi di gioia.

Lo so. So che ho quella forza, la forza dei sensi che attraggono. So che la mia carne eccita, so che la mia testa lancia incontenibili messaggi erotici.

Lo so. So di essere un desiderio che diventa un chiodo fisso. So che faccio esplodere l’istinto, so che sono un animale erotico che tutti vogliono cacciare. Tutti i giorni mi chiedo quale sia il segreto. L’unica risposta la trovo allo specchio che riflette la mia voglia: la voglia si sente, la voglia profuma, la voglia è una calamita. E penso alla meraviglia di un letto che diventa il palcoscenico del bisogno di godere. La scossa elettrica che attraversa il cielo come un fulmine, la luce che squarcia la notte.

La sensualità in fondo è la mia stessa essenza, così inquieta e dirompente da non poterla nascondere. Fa capolino nei miei gesti, nella mia voce, nei miei sorrisi. Si siede con me quando accavallo le gambe, si infila languida sotto la doccia. 

È il mio scrigno prezioso, aperto agli incontri.

Una sensualità canaglia, così vivace e fantasiosa da sconvolgere anche i miei sensi…  

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Data della richiesta: 11/10/2022 20:51:13
Titolo: La sensualità
Commento:
E' una dote innata, la sensualità. Magari si può esercitare, affinare. Ma se non ce l'hai nel Dna per un misterioso quanto casuale dono di Madre Natura, c'è poco da fare. E Tu, cara Serena, abbondi abbondantemente, perdona il gioco di parole, di sensualità. Lo si evince da ogni tuo gesto, da ogni tuo dettaglio, da ogni tuo scatto, da ogni tua parola pronunciata o scritta. Ogni tua azione, ogni tuo fiato, ogni tuo sguardo trabocca di sensualità e innesca il desiderio, la voglia del piacere e della passione, incendia una tensione vitale che è alla base della vita. Anche se non ce ne accorgiamo quasi, presi dalle mille banalità di una quotidianità grigia ed asfissiante, dalla incapacità di godersi i piaceri, grandi o piccoli, della vita. Per questo sei un inno alla vita da vivere attivamente, pienamente, ogni qualvolta ti affacci e ti manifesti, come un estatico prodigio, concretamente o virtualmente, nelle nostre vite. Basta guardare questa foto, per esempio. La luce bianca e candida che lentamente investe le pupille. La tua posa, di chi è dolcemente e sfrontatamente in attesa. I tuoi occhi ben truccati di nero. Il tuo caschetto biondo, leggermente più lungo del solito. Le tue mani che disvelano il tuo petto, come a indirizzare in qualche modo la visione. I tuoi seni al vento, fonte di vita e di piaceri, una maliziosa sfida a non concentrarsi totalmente su di loro. La tua morbide veste, che si adagia dolcemente sulla tua pelle come un velo che attende solo di essere tolto. Quella veste bianca, come la luce complessiva che penetra dalla larga finestra spalancata sul mondo. Un mondo di incontri e di occasioni che aspettano solo di essere colte. Un mondo che offre ancora dei piaceri che vanno assolutamente goduti. La tua gamba lievemente flessa, l'elegante vezzo di una Donna-Bambina procace e birichina. Un vezzo elegante e fascinoso come i tacchi ai tuoi piedi, ultima miccia di un desiderio che reclama sempre più urgentemente, pronto a esplodere. Eh sì, sei " un desiderio che diventa un chiodo fisso." Il mio... Amaranto
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