Il sesso in bocca

Lunedì 25 luglio 2016

" Il sesso viene poi da sé, liquido e caldo, ignorante e testardo, egoista e cocciuto. Il sesso appartiene al corpo, sa di terra, di mare, di onde, di pioggia, di calura estiva e di vento che fa sbattere le finestre; ha l’odore della carne, del fiato, il gusto del cibo che ti piace, di quello che mangeresti senza sosta, fino a sporcarti le guance, le mani ancora e ancora." (Massimo Petrucci, Stringimi le mani)


Serena KeY . Milano  17/07/2016

 

 

 

Mi capita spesso, di pensare a quante parole circolano sul sesso. Parole.

Come se la nostra bocca potesse davvero narrarlo, ridurlo a una frase sbrodolante di passione. Come se una manciata di righe avesse la stessa esplosiva potenza.

In realtà quello che può arrivare alle labbra o alla tastiera è un desiderio o un ricordo. Qualcosa che inseguiamo o che abbiamo serbato in memoria.

Fare sesso invece è fuori, dalle regole e dalle sequenze che abbiamo in mente. E’ quello che capita lì per lì, al di là di quello che potevamo immaginare, oltre quello che abbiamo già provato. Mai uguale. Prende i colori, i profumi, i ritmi dei corpi, del tempo, dei luoghi. Viene molto prima. Molto prima di un orgasmo. Molto prima di una mitragliata di sospiri. E’ fatto di attese e intese, di umori che si fiutano e si assaggiano, di sguardi, tenerezze, pretese.

Pretese. Perché il sesso è imperioso, veemente, impaziente. Corre, spinge, frena, urla, lambisce, piange. E’ impregnato di noi, ha il nostro stato d’animo, prende la temperatura dell’aria, fa le bizze come il cielo, pensa come la nostra geografia.

 

Ci sono attrazioni e alchimie…il sesso poi viene da sé, liquido e caldo.



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Data della richiesta: 25/07/2016 22:23:25
Commento:
Poesia e realtà ....ciò che dici è ciò che fai.....sei Serena Key....
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