Il senso dell’umorismo, il gusto dell’ironia, il guizzo della comicità sono talvolta l’unico vero atto di sapiente, forte coraggio. Che alle volte non c’è altro da fare che riderci su. Che sdrammatizzare è un poetico inno alla vita. Che prenderci un po’ in giro è un sensibile esercizio di seria, umile saggezza.
Facile? No, qualche volta i colpi che ci arrivano ci inginocchiano. Eppure, per rialzarci, una mano tesa che ci porge una battuta ilare è un piacere immenso.
Ciò detto non è neanche semplice ridere con tutti, entrare nella giusta sintonia dell’humour, vivere la profonda ebbrezza degli istanti di intelligenza leggera.
Quando incrociamo le persone con le quali ridere è un trasporto naturale godiamo. Godiamo con una potenza indescrivibile. Ci sentiamo frizzanti. Gli occhi si riempiono di lacrime di spasso e il cuore gongola. Magia delle armonie.
Capita anche di ridere da soli, no? Per una cosa buffa, per smorzare una tensione, per riappropriarci della misura delle emozioni.
E poi, dai, ridere è di una sottile, infinita sensualità. Oltre i bronci tenebrosamente sexy c’è quella scarica erotica della risata complice, piena, libidinosa!