Roberto ‘Freak’ Antoni
Venerdì 12 febbraio 2016
Ribelli tristi o liberi
…Sono un ribelle, mamma
vai a letto, non star sveglia nella stanza
…domani arrivo, okay te lo prometto
e per favore stira la maglietta
c'è un concerto, mi serve quella rotta
…Ricorda di comprarmi dei calzini
fai mettere le borchie ai pantaloni
ho il pullover e la giacca di pelle
non ho freddo e sono un ribelle
…E va bene, non ho niente nella testa
può anche darsi, però adesso basta
sono un ribelle, l'ho deciso
e non m'importa di essere capito
Altro che rock demenziale, è storia.
Gli Skiantos, i mitici testi di Roberto ‘Freak’ Antoni, ‘certi anni’, il fermento bolognese…chi li può dimenticare? Che il senso della ribellione lo interpretiamo e lo rivisitiamo, tutti e sempre, per età, per cultura, per moda, per fuga. La lettura è infinita. Fa ancora sorridere, pensare, urlare. Perché delle volte tutto quel furore è una sensibile, profonda tristezza: il disagio di chi medita sul senso della vita, di chi non trova mai risposte, di chi prende a morsi i giorni. Altre volte è una lucida percezione, un bisogno dilaniante di libertà, uno sguardo che vede oltre e non sopporta freni.
Ciao Freak Antoni, io –ribelle- ti ricordo.
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